Favoriti Tour de France 2018, Maglia Bianca: lotta aperta, sarà Francia contro Colombia?

Mai come quest’anno la lotta alla Maglia Bianca si preannuncia incerta. Tanti dei pretendenti a questa speciale classifica, che premierà il miglior corridore nato dopo il primo gennaio 1993, partiranno sulla carte con il ruolo di gregario, o comunque avranno, nelle gerarchie di squadra, un ruolo secondario. Non sarà quindi facile per tutti rimanere nelle parti alti della classifica e, proprio per questo, la battaglia per vestirsi di bianco potrebbe regalare sorprese e divertimento. I maggiori indiziati sembrano comunque essere i corridori di casa, ma attenzione anche ai colombiani, che nelle ultime stagioni stanno tirando su tanti talenti che riescono ad affermarsi subito ai massimi livelli.

Favoriti Maglia Bianca Tour de France 2018

Non a caso, il nome più intrigante è quello di Egan Bernal (Team Sky). Classe ’97, è in assoluto uno dei gioielli più puri che il ciclismo possa offrire per il futuro, ma chiedergli di fare classifica, al primo Grande Giro della sua carriera, sarebbe francamente esagerato. Senza contare il fatto che correrà nella squadra che probabilmente dovrà tenere in mano la corsa nella maggior parte delle frazioni e, all’interno del Team Sky, la priorità ce l’avranno ovviamente Chris Froome e Geraint Thomas. Se però dovesse rivelarsi a suo agio nelle prime vere tappe di montagne, dimostrandosi magari più forte dei capitani designati (non impossibile visto quanto mostrato al Giro di California), non sorprenderebbe del tutto vederlo lottare per la classifica fino alla fine. Molto dipenderà comunque da come affronterà la prima settimana. Poche velleità, invece, per il suo compagno di squadra Gianni Moscon, che non sembra essere ancora in grado di reggere sulle grandi montagne e che comunque sarà chiamato ad un grande lavoro sia in pianura che in salita.

Un anno più vecchio di Bernal è il suo connazionale Daniel Felipe Martinez (EF Eduaction First-Drapac), che ha già corso due Giri d’Italia e potrebbe provare a far valere la sua maggiore esperienza. Cresciuto molto nell’ultimo anno e mezzo, come dimostrato al recente Giro di California, anche lui dovrà vedersela con le scelte della squadra, visto che Rigoberto Uran e probabilmente anche Pierre Rolland avranno la precedenza su di lui.

Molto folta e agguerrita la flotta transalpina, che correrà ovviamente con motivazioni extra. Tra i più seguiti c’è sicuramente Pierre Latour (Ag2r La Mondiale), che sarà l’ultimo uomo di Romain Bardet, ma potrebbe avere il via libera per provare a restare anche nelle parti alte della classifica. Non ha mai fatto classifica in un Grande Giro e questa potrebbe essere una buona occasione per provarci, così da poter provare anche a giocare tatticamente col capitano, facendo valere la loro superiorità numerica.

C’è poi David Gaudu (Groupama-FDJ), che è uno dei pochi che avrà totale libertà nelle tappa di montagna, non dovendo rendere conto a nessun capitano. Al Giro del Delfinato si è comportato egregiamente, attaccando e facendo vedere le sue potenzialità. Se dovesse trovare una certa regolarità, potrebbe essere uno dei maggiori indiziati, anche se bisogna sottolineare che anche per lui si stratta del primo GT a cui partecipa, al quale peraltro è approdato in extremis solo per il forfait di Thibaut Pinot. Mal che vada, avrà altri tre anni per riprovarci, essendo un classe 1996.

Chi avrà per se una squadra intera sarà Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert), che sarà uno dei fari del suo team e potrà decidere a suo piacimento come affrontare la corsa. L’anno scorso, al suo esordio assoluto in un grande giro, fu 23° finale, concludendo anche in terza posizione una tappa: quest’anno è lecito aspettarsi un ulteriore miglioramento. Buon scalatore, farà fatica a crono e sul pavé, dove dovrà necessariamente difendersi. Godendo di maggiori libertà, potrebbe comunque trovare lo spazio necessario.

Capitolo a parte lo merita Marc Soler (Movistar), che in condizioni normali potrebbe essere il favorito numero uno. Ma se si pensa che davanti a lui ci saranno Nairo Quintana, Mikel Landa e Alejandro Valverde, che è già abbastanza difficile immaginare possano curare la classifica in comunità, diventa praticamente impossibile per un corridore come Soler sperare di aver spazio per ambizioni personali. Vincitore della Parigi-Nizza 2018, la sua unica ancora di salvezza da questo punto di vista, potrebbe essere una clamorosa ed immediata debacle di almeno due dei sopraccitati capitani, cosa che gli permetterebbe così di risalire le gerarchie.

Situazione simile per Antwan Tolhoek  (LottoNL-Jumbo) che, pur avendo sfiorato la Top10 al Giro del Delfinato, dovrà rendere conto a Primoz Roglic e Steven Kruijswijk. Non essendo la sua squadra una che comunque si farà vedere con continuità nelle prime parti del gruppo e non dovendo quindi presumibilmente spendere troppe energie in testa al gruppo, è possibile che, ben figurando nelle prime tappe impegnative, possa avere il via libera dalla squadra.

Qualche cartuccia in più potrà avercela Tiesj Benoot (Lotto Soudal), corridore del quale ancora non si conoscono i limiti. C’è curiosità nel vedere se proverà a tener duro in classifica generale o, più verosimilmente, si concentrerà su una vittoria di tappa. Lo scorso anno, senza grandi aspettative, concluse in ventesima posizione, un posizionamento che quest’anno potrebbe anche valere il primato fra i giovani.

Infine ci sono corridori come Gregor Mühlberger (BORA-hansgrohe), Michael Gogl (Trek-Segafredo), Elie Gesbert (Fortuneo-Samsic), Soren Kragh Adersen (Team Sunweb) e Anthony Turgis (Cofidis), i quali tuttavia non sembrano avere il fondo adatto al momento per puntare alla maglia bianca. Tuttavia, in una corsa in cui non è raro vedere crescite importanti strada facendo, con la possibilità anche che possano rivelarsi decisive fughe bidone dalla lunga distanza, qualche nome meno atteso potrebbe tirare fuori il coniglio dal cappello.

Borsino dei favoriti Maglia Bianca Tour de France 2018

**** Egan Bernal, Pierre Latour
*** Tiesj Benoot, David Gaudu, Guillaume Martin
** Michael Gogl, Daniel Martinez, Marc Soler, Antwan Tolhoek
* Elie Gesbert, Soren Kragh Andersen, Kevin Ledanois, Gianni Moscon, Gregor Muhlberger

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